Con quasi mezzo milione di ascoltatori mensili su Spotify Pete & Bas sono a tutti gli effetti tra i fenomeni dell’hip hop britannico degli ultimi anni. Il duo viene dal sud ovest di Londra e ha pubblicato in rete il suo primo singolo nel 2017: “Shut Ya Mouth” è un violento grime che dura poco più di due minuti. Il video del brano, che è stato visualizzato da un milione e mezzo di persone, ha per protagonisti due anziani che con aria minacciosa guardano dritto in camera e non le mandano a dire.
Se è vero, come recita un commento in rete, che i due nella clip «fanno più paura del 98% della scena grime», la storia di Pete & Bas inizia con un classico quadretto familiare. Il postino in pensione Peter Bowditch accompagna ogni mattina la nipotina a scuola, un tragitto infestato dalla drill: musica per giovani lontana anni luce dalla bella melodia di una volta. Eppure, giorno dopo giorno, Bowditch comincia ad apprezzare le canzoni scelte dalla nipote, tanto da presentarsi a casa del suo amico pianista Basil Bellgrave e chiedergli «perché non lo facciamo?».
Così, i due ultrasettantenni caricano il loro primo brano in rete e la risposta entusiasta del web non si fa attendere: superato il primo momento d’incredulità e il pensiero di trovarsi difronte a una parodia, musica e testi fanno il loro sporco lavoro. Prima che la pandemia li categorizzasse come persone fragili, Pete & Bas sono passati da un concerto in un pub davanti a venti persone a un live a Cipro, dove sono stati fermati persino dalla polizia.
Nel frattempo, non sono mancate le canzoni. L’ultima s’intitola “Move It” ed è uscita a novembre 2022 in occasione dei mondiali di calcio in Qatar, dato che si tratta di un vero e proprio incitamento alla nazionale inglese, con versi che esaltano i giocatori più famosi. Ma i testi di Pete & Bas combinano i temi classici della drill, come droghe e auto, con autoironia: «Pete è al pub con una baked potato, una pinta di birra in mano e un giornale della domenica» cantano in “Quick Little Freestyle”, pubblicata nel 2019. Da buoni rapper, i due non risparmiano nemmeno dissing a colleghi del calibro di Stormzy e Skepta.
Pete & Bas scrivono i loro testi e si fanno aiutare per le produzioni dai nipoti, ma il loro talento è apprezzato anche dalle nuove leve della scena drill britannica come il rapper M24, che nel 2020 ha collaborato con loro in “The Old Estate”.
A capo di una vera e propria crew chiamata The Snooker Team, Pete & Bas sono per qualcuno un ottimo esempio di marketing; un’operazione abilmente architettata da una casa di produzione che, con una schiera di ghostwriter, ha individuato nei due pensionati i perfetti protagonisti.
Ad ogni modo, pronti a pubblicare il loro primo disco in aprile, Bowditch e Bellgrave hanno affermato di essere affascinati dai cambi di prospettiva ed, effettivamente, ascoltarli descrivere come si immaginano l’imminente tour britannico andato tutto esaurito concorre a questa sensazione straniante: «Droga e rock & roll, ma, forse, non il sesso».